Controra #10 - Speciale Natale 🎄
Controra #10 Speciale Natale
Ciao, ben ritrovata o ben arrivato da queste parti. La solita raccomandazione se è la prima volta: spulcia l'archivio per capire da dove vengo, cosa troverai qui e come diamine mi è venuto in mente di lanciarmi in questa avventura. Questa uscita di Controra ti arriva l'8 dicembre: magari tu la leggerai più avanti e un po' alla volta, aprendola e riaprendola nel momento più adatto (esattamente nello spirito con cui è stata concepita), ma almeno in questo caso la data ha la sua importanza. Veniamo da mesi molto difficili (che si sommano ad anni non serenissimi, peraltro) e sono abbastanza sicura che anche tu avrai reagito con un un certo fastidio al classico bombardamento di contenuti a tema natalizio che hanno iniziato a molestarci sui social già da fine ottobre. Io stessa, nonostante sia un momento normalmente fonte di benessere, non mi sento granché motivata a tirare fuori le lucine. Temo c'entri anche il fatto che fino a ieri stavamo in maglietta, MA CHI PUO' DIRLO. Ciononostante, al Natale non voglio rinunciare: dovremo pur trovare da qualche parte un modo per risollevare l'umore e fingere che il mondo non sia completamente impazzito. E quindi oggi io, tu e qualche ospite faremo insieme l'albero di Casa Controra, che, come sai se mi leggi dall'inizio, è soprattutto un rifugio dove prendere fiato, almeno per un po'.
Prima di Meg e Tom, c'erano loro (come "Meg e Tom chi?", non scherziamo)
4 CHIACCHIERE CON GLI OSPITI
(mentre facciamo l'albero)
In sottofondo: the one and only (ma se preferisci qualcos'altro continua a leggere).
Come ti dicevo, volevo che questa di oggi fosse un'edizione diversa dal solito, quindi stavolta la stanza degli ospiti resta vuota di racconti perché ci sarà il pienone in salotto: ho chiesto ad alcune persone di partecipare al mio albero portando un addobbo speciale, magari facendoci soprire qualcosa di nuovo (fare l'albero è faticosissimo, diciamocelo, a meno che tu non sia lei). La prima amica giunta ad aiutarmi è Valentina Masullo, che lo scorso Natale mi ha ospitata nel suo meraviglioso Calendario dell'Avvento e alla quale, quindi, affido il compito di mettere la prima pallina.
"Ciao Controrer! Su invito di Stefania e in qualità di auto eletto elfo onorario del Natale sono qui a mettere le lucine e a lasciarti qualche spunto per affrontare quello che è - insieme - il periodo più bello, luminoso, magico e devastante dell’anno. L’anno che abbiamo appena attraversato è stato complicato sotto molti aspetti e, con tutta la consapevolezza del privilegio d’essere solo osservatori di guerre, ammazzamenti e cambiamenti climatici epocali, credo ci abbia lasciati tuttə un po’ più scossə e con l’animo più greve sicché vorrei venire anche qui a portare un po’ di quella bellezza leggera che solo questa festa riesce a evocare. Nella vita mi occupo di raccontare il cibo, perciò eccoci qua a parlare di cucina e Natale, un capitolo che può risultare impegnativo da molte angolazioni. Intanto vorrei dirti che il Natale non è solo questo e che non serve ossessionarsi. Ok, molte delle nostre tradizioni sono legate alla tavola delle feste ma tutte le tradizioni sono state, almeno una volta, una prima volta. Se quello che è stato non ti accoglie più allora è il momento di una tradizione nuova da ricordare e tramandare con gioia. Cucina se ne hai voglia, apparecchia come ti pare, licenzia la tua inflessibile Csaba interiore e goditi questo momento perché quello che ci offre è la possibilità di costruire nel nostro cuore nuovi luoghi felici, qualunque forma abbia la tua felicità. Detto questo, se per questo Natale vuoi ballare in cucina, sulla musica più scema che trovi, se vuoi buttarti su ricette semplici oppure spenderti in preparazioni più lunghe ed elaborate, credo che potresti dare uno sguardo alle mie molte idee per il menù di Natale, anche in versione vegana oppure metterti a preparare regali fatti in casa per tutti le tasche e tutti i gusti. Io per questo 2023 ho deciso di rallentare e godermi quello che ho già, di dare a questo Natale l’occasione di essere quello che mi serve adesso: riposo e un po’ di incanto. Ho una piccola bucket list da elfo, molti progetti colorati e profumati e ancora molti biscotti da decorare per convincere Babbo Natale a offrirmi l’unico contratto a tempo indeterminato che mi meriterei. Questo ti auguro per Natale, di poter arredare la tua comfort zone e passarci dentro le feste, di trovarti in un posto sicuro, che ti abbracci e ti ricordi ogni giorno che va bene così, purché vada bene per te."
La prossima pallina la porta Simona Melani , detta anche Nostra Signora del Presente Perfetto perché da anni elargisce saggissimi consigli a chi proprio non sa dove sbattere la testa. Le lascio la parola.
"Questa sezione della newsletter svolge un’importante funzione di prevenzione dell’insano gesto: entrare in un negozio Thun il 23 dicembre e comprare un angelo con la bocca a O. Io lo capisco che fare i regali di Natale si è trasformato in un inferno, e infatti eccomi qui, gentilmente ospitata da Stefania, per salvare il tuo Natale, perché pianificare è l’unica via per non soccombere. Il mio regalo per te consiste in qualche trucco laterale per dei regali pensati e un po’ di spunti. Ma la prima cosa da dire è che i regali di Natale non sono obbligatori. Shock? Guarda che neanche a tua cognata piace farti il regalo.
1) Taglia i rami secchi (o quantomeno sfoltisci)
C’è sempre quella persona con cui ci tocca scambiarci un oggetto fine per gente di classe perché ormai è una sorta di obbligo da cui non riusciamo a svincolarci. Questo è il Natale in cui smetterai di farle il regalo. Basta giocare d’anticipo, buttando in conversazione una frase di buonsenso tipo “quest’anno farò regali solo ai bambini” o una proposta del genere “quest’anno ho pensato di regalare solo cibo, ho provato dei biscotti buonissimi, secondo me ti piacerebbero”.
Ti regalo un’idea: i biscottini Rucimusso prodotti da Cotti in Fragranza, il laboratorio di prodotti da forno del carcere minorile Malaspina di Palermo. Con il codice MELA10 avrai anche uno sconto. Fanne scorta.
2) Sfrutta quello che già sai
L’amica appassionata di vini, quello appassionato di cinema, il fratello con la mania dei libri…Conosciamo le persone che ci stanno accanto meglio di quanto crediamo ma spesso finiamo per dimenticarcene. E compriamo una sciarpa da 10 euro color topo per tutti. Sfrutta la passione bruciante di chi riceverà il regalo per comprare qualcosa di “laterale”, ossia qualcosa che abbia a che fare con la passione. Niente bottiglie di vino agli aspiranti sommelier. Abbiamo capito? No? Ti regalo un’idea delle idee. Cosa regalare a:
Barbie passione vino: un cavatappi di design, accompagnato da un biglietto “il vino lo scegli tu”.
Barbie passione cinema: i segnalibri Filmalibri, realizzati con vera pellicola cinematografica. Il catalogo film è molto ricco, sono fatti a mano. Troverai anche portachiavi e quadri.
Barbie passione libri: un’edizione vintage di uno dei suoi libri preferiti. Oh no, impossibile! E invece basta andare al mercatino dell’usato, o al Libraccio, per trovare delle perle incredibili. Vuoi il top? Segui su Twittter, ehm su X, Monica Maggi aka Io Sono una Libraia Felice, che spedisce in tutta Italia libri recuperati in cambio di un contributo libero. La trovi anche a Roma al mercato Serpentara.
Barbie architetto/ingegnere edile: i quaderni dei 23bassi ispirati ai pattern dei monumenti italiani o qualsiasi altro prodotto del loro shop.
3) Fatti i fatti altrui
La domanda più gettonata che ricevo è cosa regalare a suocera/cognata con cui non si ha molta confidenza. Puoi scoprirlo in autonomia, ficcanasando con discrezione nel loro bagno. Quali sono i profumi in bella vista? C’è un brand più presente degli altri? Avrai avuto la tua risposta. E anche se i profumi sono tutti belli pieni, sappi che fa sempre piacere averne uno di scorta.
Credo di averti dato un po’ di idee, adesso tocca a te. Ah sì, il regalo per quella persona che ha tutto? Torna al punto sopra. Nessuno ha tutto, è solo una scusa che ci raccontiamo perché ci scoccia prestare attenzione (sorry, qualcuno doveva dirtelo). Il regalo per chi non è mai soddisfatto e schifa tutto? Una donazione a suo nome per una buona causa o un regalo solidale. Hai paura che si lamenti anche di questo? Dai il regalo in presenza di testimoni, non oseranno fiatare.
Buon Natale. E ricorda di comprare un regalo anche per te, te lo meriti."
Il prossimo addobbo è a forma di libro e l’amica che me lo porta è l’esempio perfetto della fusione tra spirito natalizio e letture: Chiara Villa, come leggerai, fa l’albero a novembre (AMO) e gestisce dal 2014 Lasciate stare Oscar Wilde, un gruppo di lettura vivacissimo, totalmente indipendente da case editrici, librerie e autori. Tra pochissimo il GdL compie i suoi primi 10 anni (auguri!), se vuoi saperne di più trovi tutte le info sul profilo instagram.
"Cara Stefania,
che bel regalo di Natale mi hai fatto e di grande responsabilità: addobbare il tuo bell’albero con alcune letture natalizie! Devi sapere, innanzitutto, che, quando la tua community leggerà le mie proposte libresche, io avrò già fatto l’albero da almeno 3 settimane, che sono settata sul fuso orario del Vermont e che mi scongelo nello stesso istante in cui lo fa Mariah Carey, ovvero subito dopo Halloween. Accettatemi con i miei limiti ;)
Dopo aver fatto mea culpa, vorrei condividere con voi quali sentimenti convivono in me e che mi portano a godermi i giorni prima del 25 dicembre: assaporare il piacere dell’attesa, trasformare la nostalgia in dolci ricordi, trattenendo la magia di quei momenti passati. L’atmosfera è TUTTO. E questo non riguarda solo gli addobbi o le lucine per strada, ma anche le letture devono essere assolutamente a tema.
Il primo consiglio di lettura è Ricordo di Natale di Truman Capote (bellissima questa edizione illustrata di Donzelli editore). È la storia di Buddy – 7 anni – e della vispa Miss Sook – di 60 anni – della loro amicizia speciale e insolita complicità. Ogni anno, in prossimità del Natale hanno un rituale tutto loro che profuma di bosco, noci, abeti e regali: <<Perbacco, è proprio tempo da panfrutto!>> Questo Natale, però, lascerà il segno, poiché sarà l’ultimo che trascorreranno insieme…e Buddy, per mantenerlo vivo, da adulto, ne racconterà la storia. Questo libro è particolarmente indicato per chi è legato all’importanza delle tradizioni, a chi si emoziona quando ascolta una certa canzone, o sente un profumo nell’aria che evoca immediatamente ricordi felici.
La seconda lettura è Lettere da Babbo Natale (edizione Bompiani illustrata che riporta i disegni e la calligrafia dell’autore) di J.R.R Tolkien. Inaspettata raccolta di lettere che ogni anno Tolkien scriveva e spediva ai suoi figli fingendo di essere Babbo Natale, perché la Notte Santa andasse oltre al fatto di ricevere dei regali. Babbo Natale affrancava loro una lettera in cui veniva descritto, con parole e disegni (molto belli), la sua casa, gli amici e ciò che gli accadeva al Polo Nord. La prima lettera viene scritta nel 1920 per il figlio John e per oltre 20 anni, durante tutta l’infanzia degli altri fratelli, Michael, Christopher e Priscilla, le letterine continuano ad arrivare. Con il trascorrere degli anni, e grazie alla nota capacità creativa dell’autore, la famiglia Natale continua a crescere: compare l’Orso Bianco del Nord, gli Elfi della Neve, gli Gnomi Rossi, gli Uomini Neve e i nipoti dell’Orso Bianco. Quest’ultimo è da sempre l’assistente goffo di Babbo Natale e artefice di pasticci e carenze nelle calze natalizie. Questo libro non è solo lo specchio della magia del Natale, ma il riflesso di ciò che sta accadendo nel mondo, come la Guerra, la Grande Depressione del ’29 e la crescita dei suoi figli. Non solo uno scrittore che ha inventato la narrativa fantasy moderna, ma anche un padre meraviglioso e pieno di attenzioni.
La terza e ultima lettura natalizia è La malizia del vischio di Kathleen Farrell – edita da Fazi. Un libro dedicato a tutti quelli che temono il rientro a casa per le vacanze, le domande scomode dei parenti impiccioni, affrontano vecchie tensioni e risentimenti. Siamo nel Sussex, fuori nevica e la tirannica padrona di casa aspetta la sua irriverente nidiata per le feste Natalizie…l’atmosfera piano piano si scalda, scorrono fiumi di sherry, si impacchettano regali al caldo del fuoco del camino. Ma pian piano le cose cambiano e antichi rancori riemergono, le buone maniere si dimenticano e i familiari devono aspettarsi di tutto. Sono tante le tensioni celate fra i corridoi della grande casa e…un finale che non vi svelo perché non sarei corretta.
Se potete, trattenete la magia. "
Lo senti il profumo di pizza bianca, puntarelle e maritozzo? E' arrivata Ilaria Mazzarotta con la quale da anni faccio passeggiate romane totalmente immaginarie mangiando un filetto di baccalà. Chissà che, prima o poi, non diventino reali. Le ricette sono in pratico formato da screenshottare e salvare nel telefono, spero che apprezzerai l'impegno a fingermi grafica (sii clemente).
"Quando qualche mese fa Stefania mi ha chiesto di partecipare alla sua newsletter natalizia ne sono stata onorata, la seguo da tempo e come te credo dia sempre ottimi spunti, e poter dare qualche consiglio culinario attraverso questo suo spazio mi fa davvero piacere. Sono romana, nonostante ormai sia milanese da 15 anni, Roma è parte di me e del mio modo di raccontarmi e raccontare il cibo. Il Natale non è mai stato tradizionale per me, ma un modo per sperimentare ricette nuove, accompagnato poi dai soliti panettoni, pandori e torroni. E spero che con questi miei spunti possa divertirti anche tu con qualcosa di diverso dal solito. Premessa: ogni ricetta (sono ben tre, scusa Stefania mi son fatta prendere la mano) ha un pensiero dietro, perché non c’è ricetta che io mangi che non nasca da un ricordo o non sia volta a crearne di nuovi.
Uniamo Roma e Milano in un boccone. La tradizione romana vorrebbe alla vigilia gli spaghetti al tonno, ma io li ho sempre trovati troppo estivi e poi se fossi a Roma oggi lo sarei da turista e come tale un giro da Roscioli a mangiare la miglior burro e acciughe che conosca non me lo leverebbe nessuno. E non vorrei te ne privasti anche tu, per cui ecco la burro e acciughe…natalizia. Tanto il panettone mica lo mangi tutto, meglio asciugarlo un po’ in forno e trasformarlo in polvere magica, perfetta anche per panare polpette o filetti di pesce, fidati!
Passiamo a un altro dei miei must, in ogni stagione, una ricetta che per me è sempre una madeleine di proustiana memoria ad ogni assaggio: il crumble. Qualche anno fa scrissi Delizie croccanti un libro tutto dedicato alle briciole e alle ricette che hanno quel non so che di croccante. È forse uno dei libri che ho più amato scrivere e tutto partiva proprio da un crumble. Te lo propongo alle pere, con vaniglia e anche qui una copertura croccante al panettone.
Infine, una ricetta perfetta per la colazione di Natale…per chi come me ama il profumo del pan di zenzero, i pancake e si fa sempre prendere dai video virali di tiktok. Mi sono permessa di tradurtela da cup a grammi, sostituire la melassa con lo sciroppo d’acero e farmi dosi umane per 12 pancake circa, ma per farti venire l’acquolina in bocca lo puoi trovare qui o qui. È il mio regalo riciclato di Natale per te :)"
Dopo aver mangiato come se non ci fosse un domani, cosa c'è di meglio che guardarsi un classico film natalizio? E quindi il prossimo addobbo è un capolavoro, che ci racconta l'illustrissimo Useppe che è, credo, l'unica persona che seguo assiduamente sui social di cui ignoro tutto (il nome, che faccia ha, quanti anni ha) tranne la cosa veramente importante e cioè che è una garanzia se vuoi sentir parlar di cinema e dintorni con cognizione di causa e il tono che piace a me.
"Quando l'esimia Stefania mi ha chiesto alcune righe su un film che associo al Natale, ho pensato ad Angeli con la pistola, l'ultimo lavoro di Frank Capra. Lo collego al Natale innanzitutto per i suoi tanti passaggi televisivi nel periodo festivo, in cui ha fatto compagnia e regalato risate a diverse persone a me care, poi perché è dal Natale che l'opera prende il via, infine, e soprattutto, per ciò che il film racconta ed è. La storia è quella di Annie, alcolizzata e gradassa venditrice di mele che cerca di farsi credere altolocata e ricca dalla famiglia del fidanzato tanto amato dalla figlia, con l'aiuto di un gruppastro di gangster e con la rete di disgraziati del quartiere, tutti dalla sua parte e disposti a imbastire la confusionaria messinscena necessaria a renderla Signora per un giorno, come indicato nel titolo del film precedente da cui questo è stato tratto. Capra aveva infatti già girato una versione più sintetica di questa commedia 30 anni prima, creando una perfetta e dolcissima pillola di buonumore per l'America che cercava di risollevarsi da una crisi nerissima. Gli anni Sessanta invece erano diversi, il regista stava per arrendersi e di Angeli con la pistola, che doveva essere il suo gran commiato, non fu mai soddisfatto, forse perché avrebbe voluto scegliere altri attori e magari alzare per l'ultima volta l'asticella. Eppure questo film, per quanto si prenda i suoi tempi e ripeta lo schema passato, è una vera delizia, grazie ai trascinanti Glenn Ford e Peter Falk, futuro leggendario Colombo, che si portarono a casa soddisfazioni e riconoscimenti, a una Bette Davis trattenuta e amorevole, ai volti perfetti di tutti. I loro personaggi sono più buffoneschi e cialtroni di quelli della versione originale, riescono a essere allo stesso tempo miserabili e nobili, inaspettatamente desiderosi di sollevarsi e di aiutare. In molto cinema statunitense attuale vedo una piatta divisione di buoni e cattivi, un tronfio desiderio di mettersi la coroncina in testa e proclamarsi virtuosi detentori di giustizia. Il maestro Frank Capra, qui, ancora una volta, fu in grado di creare dolcezza e annidarla nel cuore di un gruppo di disgraziati da cui nessuno si aspetterebbe nulla: tra tante banali divisioni categoriche del bianco dal nero, è andato a cercare le zone di grigio e l'ha trasformato in rosa, in sgargiante rosso natalizio, in verde speranza. Per Natale ti consiglio questo film perché è una zuccherosa fiaba che regala il sogno che per tutti possa esistere un istante di decenza e di felicità, che per tutti, anche per i cialtroni e per gli imperfetti, possa esserci una mela fortunata, un giorno di festa, un attimo per dimenticarsi del peggio e provare a essere...tutti più buoni. Buona visione, buone feste e, perché no, buona speranza a Stefania e a chi ha avuto la pazienza di leggermi fino a qui."
L'ultimo addobbo ha la forma di un puntale, quello che mettiamo alla fine come suggello del nostro lavoro. Sono davvero onorata di condividere con te il suggerimento natalizio (che potrei titolare "l'apparenza inganna") di una persona che normalmente non frequenta posti tipo questo, anche perché sempre molto impegnato in cose di altissimo livello, con tutto il rispetto per le nostre newsletter :) Il che però è un peccato perché, come gli dico spesso, la sua conoscenza della musica è talmente enciclopedica che meriterebbe uno spazio ad hoc (chissà che prima o poi non lo convinca). Lui è il Maestro Gabriele Comeglio (nella foto, con il suo fidato sax), e ti rimando a wikipedia perché sintetizzare una vita professionale come la sua sarebbe impossibile. Lo trovi anche qui.
"Natale è spesso sinonimo di musiche natalizie. Veniamo assaliti ovunque: basta varcare la soglia di un negozio e ti viene incontro la voce flautata di Bing Crosby e la sua versione di White Christmas. Soavi melodie sottolineate dai campanellini delle renne e, immancabile, la riesumata Mariah Carey che, proprio nel momento in cui i fans stanno per chiamare Chi l’ha visto, risorge grazie alla scoppiettante All I want for Christmas. Oggi ti racconto una chicca su una canzone che avrai ascoltato mille volte: si tratta di un brano scritto nel luglio del 1945 da un personaggio molto particolare, il cantante Mel Tormé, qui in magnifica compagnia. E’ la famosissima The Christmas song (che molti americani conoscono come Chestnuts roasting on a open fire, che è l’incipit del brano). L’autore è stato un grande ed eclettico artista: non solo songwriter ma anche cantante, arrangiatore, batterista, attore ed autore di testi per il teatro e la televisione. Pensa che ha debuttato a 17 anni con la band dei famosi fratelli Marx (si, proprio quelli di Una notte all’opera). Tormé confessò di aver scritto il pezzo durante una torrida estate californiana. <<Faceva talmente caldo che l’unica cosa era pensare a qualcosa di fresco. Ecco come mi venne in mente la canzone>>, raccontò. Nonostante l’afa, la canzone gli venne davvero bene: venne registrata da moltissimi artisti, incluso Nat King Cole, che la portò fino alla Grammy Hall of Fame (che è un po’ come dire il tempio delle canzoni immortali). Più o meno come la famosa Georgia on my mind di Hoagy Carmichael, che divenne addirittura canzone di stato nella versione di Ray Charles. Peccato che la canzone fosse nata in una fredda notte newyorchese del 1930, scritta da una persona che in Georgia non era mai stata…Il mio Natale musicale è legato ad un indimenticabile ricordo: siamo nel 2015 e sto lavorando in Rai per una trasmissione pomeridiana piuttosto frivola per casalinghe (disperate?). Conduttrice con codazzo di autori poco preparati che infastidiscono i dipendenti Rai (tutti vincitori di concorso e con titolo di studio…) con richieste assurde. <<Senti, abbiamo fatto la riunione per decidere il pezzo di Natale…. ce l’hai Jingle bells?">> Ora, l’idea che bisognasse fare una riunione per poi decidere che a Natale sta bene Jingle bells e non Sapore di Sale mi pare già uno sproposito. Per cui decido di contrattaccare: <<Sì, ma Jingle Bells ha centinaia di versioni registrate. Quale disco prendo?>> Breve pausa, e poi: <<Ma insomma, quello originale, dell’autore, no? E che domande fai?>> Jingle bells, scritta nel 1857 da James Lord Pierpoint, che morì nel 1893. Diciamo qualche annetto prima dell’invenzione del disco. Non prima, comunque, della nascita del nipote John Pierpoint Morgan, banchiere (Morgan Stanley ti ricorda qualcosa?). Io comunque a Natale ascolterò Vamos a la playa e tu?"
Cose da cliccare, guardare, gustare, salvare
(spazio al solito fritto misto oggi in formato pranzo di natale extra large, magari prendi un gastroprotettore)
Sono felicissima di dirti che questa Controra partecipa a un Calendario Dicembrino davvero stupendo, andando a popolare proprio la casellina dell'8 dicembre. Saluti Gentili è il progetto di Sabrina Ferrero, in arte Burabacio, e Lavinia Costantino per cambiare il mondo promuovendo la gentilezza come pratica di attivismo sostenibile e quotidiano. La Newsletter della Gentilezza contiene un invito alla gentilezza in formato cartolina (perché chiunque può diventare postina/o di gentilezza, anche tu, iscrivendoti ) e una meditazione mindfulness. Il tema di oggi è Sii gentile, quando puoi concediti leggerezza (ricorda a te e agli altri il lato luminoso della vita) e l'ho scelto perché rispecchia benissimo una delle anime di questo spazio. Spero che chi mi leggerà oggi all'interno di Saluti Gentili (sei tu?) troverà davvero una piccola luce di serenità e divertimento.
Voglio fare la mia parte sulla questione regali e dirti quelli che mi farò io e che farò ad altri:
sicuramente rinnoverò l'abbonamento al New York Times, ma se l'inglese ti mette in difficoltà ci sono Il Post o Internazionale, così lato notizie e fact-checking siamo a posto
una donazione: a Medici senza frontiere, per esempio, o all'associazione che più ti ispira fiducia
un abbonamento a Webinarte, il salotto virtuale creato da Alessandra Gennaro che è una delle persone conosciute su Instagram che ammiro di più, per le conoscenze vaste e sfaccettate, per le capacità e l'intelligenza nel raccontare le storie dell'arte (ma non solo) e per il garbo che mette in ogni cosa che fa, davvero una persona speciale che ti consiglio di seguire. L'abbonamento prevede la fruizione dei webinar, l'accesso all'archivio dei video su Youtube - che io, per esempio, guardo mentre mi illudo di dimagrire sul tapis roulant :) - e la possibilità di partecipare ai viaggi che Alessandra organizza in Italia e all'estero alla scoperta di mostre e musei. Ci si iscrive qui
un oggetto di artigianato sostenibile; se mi segui sui social sai che ho la casa piena delle cose bellissime che trovo da Maddalena, proprietaria di uno dei miei posti del cuore: L'Antina non è un semplice negozio ma un progetto culturale di divulgazione del consumo critico e del riciclo, specializzato in vintage, usato di qualità e oggetti artigianali realizzati a mano con materiali di recupero. Se vuoi fare un regalo dal prezzo piccolo ma con un significato molto più grande di un qualsiasi pacchetto, il suo shop è il posto giusto. Io mi sono regalata uno dei miei ciondoli preferiti: Siamo natura è la collezione di ampolle botaniche di Ushuaia, ispirate all'Herbarium di Emily Dickinson: scrigni in vetro trasparente che racchiudono e custodiscono i fiori che Erica raccoglie e fa essiccare per trasformarli in messaggeri e ricordarci di quanto sia necessario, qui e ora, rispettare i nostri tempi e la nostra essenza. La versione natalizia che ho scelto ospita il fiore di thuja e polvere di stelle, per indossare un po' di bellezza che luccichi anche al buio.
Secondo me con i regali sei a posto, eventualmente chiedi all'AI! Ma veniamo a qualche link, scelto faticosamente tra i circa 100 che avevo selezionato (send help):
Una mia passione sono gli spot natalizi e non sarebbe Natale senza quello di John Lewis, che però purtroppo tocca che te lo cerchi su google perché quest'anno ospita Andrea Bocelli sul quale mi taccio perché è Natale. Al suo posto ti metto questo qui, un classicone dai.
A proposito del Babbo panzone e rosso e della Coca-Cola: urge un ripassino sulle sue origini; oggi si parlerebbe di appropriazione culturale, il povero Babbo sarebbe ostracizzato e forse ci ritroveremmo lui (che comunque andrebbe bene perché qui si tifa Puglia, sempre):
Immagine di Freepick
E poi:
come ogni dicembre che si rispetti: le migliori invenzioni del 2023 secondo TIME (mia preferita: i LEGO in braille) e i 100 libri più importati per il NYT, qui ripresi da Il Libraio
"there has to be some unconscious collective decision that a movie deserves to be watched time and time again"
siccome non dobbiamo fingere di essere sempre buone e virtuosi, spazio alle etichette ostili
e se vogliamo ringraziare in maniera indimenticabile, ispiriamoci qui
hai addobbato anche lo sgabuzzino e senti che la tua esistenza non ha più uno scopo? Qualche spunto per dedicarti all'esterno e far schiattare di invidia i vicini: qualcosa di semplice, ti servono solo i cespugli adatti, che sarà mai; qui la vedo già un po' più complicata, ma con un giretto da ikea e uno sparaneve secondo me ce la fai; e se vuoi esagerare, esageriamo!
se ti piacciono le illustrazioni natalizie un po' vecchio stile, clicca sull'immagine:
se invece ti piacciono quelle con tante finestrelle in cui sbirciare vai qui e qui e se ti mancano le casette innevate clicca qui. Ma se preferisci, ecco un'animazione
decorazioni: vuoi cimentarti nel fai da te? Spalanca gli occhi e gioisci visitando il profilo sempre WOW di Linda Lomellino
pacchetti: ci sono tutorial stupendi che guardo con l'espressione della mucca che guarda il treno essendo totalmente impedita, ma tu provaci! Se preferisci qualcosa di semplice ma sempre d'effetto, i miei preferiti restano sempre quelli così
un posto che è nella mia personale wishlist natalizia da sempre (qui meglio esplicitato, sto piangendo). A proposito: cambiamo playlist e, sempre a proposito, ecco come mi immagino una nostra reunion natalizia quando io avrò vinto alla lotteria
wishlist vintage (e altra foto vintage stupenda qui):
Passiamo ai miei auguri per te, per le tue feste e per l'anno in arrivo; sono l'unica cosa che posso fare per ricambiare il tempo che mi stai dedicando e che non do assolutamente per scontato:
ti auguro di perderti per qualche ora in una foresta magica, che ti faccia respirare aria pulita e pensieri positivi
di dormire in un posto spettacolare, dove giocare a "facciamo che ero...?", come si faceva da bambine, oppure in una casetta piccola così
di vedere un tramonto così (Roma, sto arrivando!)
di avere questa costanza
e questo spirito, anche se tutto ti sembra andare a rotoli
di coltivare sempre la tua immaginazione
e, infine, auguro a te di trovare delle amiche così e a tutte e tutti noi, sempre, la PACE
Forse dovrai metterti a dieta di letture dopo questa lunghiiiissima Controra, ma mi auguro che tutto sia stato di tuo gradimento. Noi ci rileggiamo nel 2024, sto già pensando alla prima uscita che, come da tradizione di inizio anno, vorrei che fosse piena non di buoni propositi da disattendere, bensì di progetti, buone notizie, nuovi inizi. Sai che potresti aiutarmi a scriverla? Se vuoi condividere qualcosa di bello che avverrà nell'anno nuovo scrivimi e raccontamelo. Mai come adesso abbiamo bisogno di sapere che il meglio è ancora davanti a noi. Ti abbraccio e ti auguro un sereno Natale, io vado a farmi la piega come Mel!