Accomodati nella dépendance di Controra. Te l’hanno inoltrata? Puoi iscriverti qui.
In questo spazio troverai racconti di vite che hanno cambiato direzione, di idee e piani che, a un certo punto, hanno preso una forma diversa. Qui si rifugge la retorica del se vuoi puoi, perché la vita è questione di scelte ma anche di 🍑. Vuoi raccontarmi la tua storia? Scrivimi!
“Visitare un posto sconosciuto è come camminare segnando i punti positivi e quelli negativi di quei luoghi. Ogni volta che il cuore del viaggiatore viene scosso lui segna un punto. Quindi se i punti positivi sono più di quelli negativi, il viaggiatore ritorna ancora…”
Keiko Ichiguchi
Quando ho letto la storia che sto per raccontarti, ho pensato che sembra proprio la trama di uno di quei film dove la protagonista parte per un viaggio che la porterà lontano da tutto ma più vicina alla vera sé.
Marta Brambilla è una freelance, e se vuoi conoscerla bene puoi andare qui; ha anche una newsletter che si chiama Parole on the road, e la scelta di questo nome ha, credo, molto a che fare con il suo racconto…
Ciao Marta, accomodati e raccontaci la tua storia.
Mi chiamo Marta e da oltre 17 anni lavoro come traduttrice freelance. Nata e cresciuta in Ticino (Svizzera), da sempre vivo al confine con l’Italia e ho la sensazione di vivere a cavallo di due mondi. Questo, insieme alla mia indole e alle eredità familiari (papà e nonna materna in primis) hanno fatto di me (anche) una viaggiatrice.
Qual è stato il tuo momento di svolta?
Nel 2013, all’età di 33 anni, ho messo fine a una relazione durata oltre 11 anni e, pochi mesi dopo, ho perso un carissimo amico per colpa del cancro. Questi due eventi, sovrapposti e complementari, mi hanno spinto a decidere di intraprendere un viaggio da sola, in moto, dalla Svizzera al Giappone. Questa avventura è stata la risposta a una domanda tanto semplice quanto potente, che mi posi quando mi dissero che il mio caro amico non aveva chance di sopravvivere alla malattia: “Se succedesse a te, saresti soddisfatta della tua vita fin qui?” Ed è così che il 1° giugno 2014, quasi esattamente 10 anni fa, parto in sella alla mia fidata Yamaha.
Quello che voleva essere un viaggio di scoperta e liberatorio si è trasformato, chilometro dopo chilometro, in un viaggio dentro me stessa che mi ha portato a mettere in discussione i miei valori, le mie scelte. Dopo essere arrivata in Giappone, e avervi trascorso nove mesi, sono tornata a casa trasformata. Mi sono resa conto di essere diventata più forte, più libera e più determinata nell’ottenere ciò che desidero. Ancora oggi, questo viaggio nutre la mia energia e i suoi ricordi mi servono per affrontare gli ostacoli che mi trovo ad affrontare.
Non a caso ho scelto in esergo una frase di Keiko Ichiguchi, la fumettista e scrittrice giapponese che dal 1994 vive in Italia… C’è qualcuno che vorresti ringraziare?
Ringrazio la mia famiglia e gli amici (pochi, per la verità) che mi sono sempre stati vicini e mi hanno supportato in questa impresa.
E qualcuno che invece no?
Una delle cose che ho imparato in questo viaggio è che anche le esperienze (o le persone) che la nostra società tende a definire “negative” sono in realtà una grande fonte di apprendimento, di lezioni di vita. Per cui ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno remato contro, mi hanno fatto del male, mi hanno giudicata e hanno scommesso che non ce l’avrei fatta. Senza di voi non sarei arrivata dove sono!
Pensa a un oggetto o un luogo o una canzone o una foto, insomma qualsiasi cosa che simboleggi la tua storia.
Malgrado l’obiettivo del mio viaggio fosse il Giappone, mi rendo conto che Vladivostock è per me il luogo che simboleggia questa esperienza, più di tanti altri.
Consigliaci l’ultima cosa che ti ha veramente colpito: un libro, un viaggio, una serie tv, un film, una canzone, quello che vuoi.
Sicuramente un libro che mi ha colpito e che, in qualche modo (anche se molto lontanamente), mi ha ricordato il mio viaggio è Shantaram di Gregory David Roberts.
Storia pazzesca! e ne approfitto per segnalare che dal libro è stata tratta una serie tv che si vede qui e di cui si dice un gran bene, almeno per quanto riguarda la confezione, ricchissima come molte produzioni Apple.
Per finire, ci lasci un consiglio per chi si trovasse in una situazione simile o che daresti al te stesso del passato?
Non ascoltare nessuno, segui il tuo cuore, il tuo istinto e fa ciò in cui credi. Tanto troverai sempre qualcuno che ti giudicherà, qualsiasi scelta tu faccia. E sfrutta la paura a tuo vantaggio: è una grande sorgente di forza.
Grazie Marta, è stato bello averti nella mia Stanza. Mandami una foto dal tuo prossimo viaggio!
E grazie a te di aver letto fino a qui. Ti ricordo, come sempre, che la prossima stanza potrebbe ospitare la tua storia, se ti va; ma puoi anche suggerirmi di invitare qualcuno che ne abbia una davvero imperdibile!
A presto.
Dico solo, che figa 💗
Queste storie mi solleticano sempre. Ammiro molto chi ha il coraggio di passare attraverso queste esperienze, enormi per me che combatto costantemente tra il desiderio e il bisogno di buttarmi nel cambiamento che mi chiama e il “non coraggio” di affrontare la paura a mio vantaggio.
Bellissima storia. Un pezzo in più per riflettere e aggiungere tassello di coraggio.