Accomodati nella dépendance di Controra. Te l’hanno inoltrata? Puoi iscriverti qui.
In questo spazio troverai racconti di vite che hanno cambiato direzione, di idee e piani che, a un certo punto, hanno preso una forma diversa. Qui si rifugge la retorica del se vuoi puoi, perché la vita è questione di scelte ma anche di 🍑. Vuoi raccontarmi la tua storia? Scrivimi!
“Io non desidero che cambiare il mondo con la penna.”
(Mary Shelley)
Ma si potrà davvero cambiare il mondo con una penna? Io credo di sì, perché il modo in cui la buona scrittura racconta il mondo, le persone e i personaggi lascia un segno nel modo in cui noi conosciamo e facciamo esperienze delle cose. Ma la buona scrittura richiede costanza e mestiere, come sa bene chiunque provi a farlo seriamente. L’ospite di oggi l’ho conosciuto durante Supercali, il Festival dell’adattamento dal libro agli schermi che si tiene ogni anno a Vigevano, e ho voluto che fosse qui oggi perché a un certo punto del suo percorso nella scrittura - che produce e insegna - ha voluto creare qualcosa di speciale, e credo che un pezzettino di mondo ora sia effettivamente diverso. Lui è Francesco Trento, scrittore e sceneggiatore, e puoi trovarlo anche qui, qui e qui.
Ciao Francesco, accomodati e raccontaci la tua storia.
Ciao, sono uno scrittore/sceneggiatore, e da ormai quasi vent’anni insegno sceneggiatura e scrittura creativa. Quando questa storia inizia, sta per uscire il mio quarto libro, un manuale di scrittura per gli studenti e le studentesse delle scuole medie, scritto a quattro mani col mio amico Leonardo Patrignani. Solo che… è marzo del 2020, e il libro esce esattamente nel giorno in cui chiudono sia le scuole che le librerie.
E quindi, cos’è successo?
Nei giorni che poi sono diventati quelli del lockdown avevo in programma un bel po’ di presentazioni di questo manuale, e molti workshop in giro per l’Italia (all’epoca insegnavo a Milano, a Cagliari, a Roma e a Sassari). Non potendo muovermi, come tutte e tutti, ho iniziato a pensare a cosa potessi fare per aiutare le altre persone che come me stavano tirando delle gran craniate contro il muro a distrarsi un po’. Un po’ per slancio altruistico, un po’ anche perché sono una pippa a fare il pane.
Una cosa però la sapevo fare: insegnare alle persone a strutturare una storia. E quindi mi son detto dai, attieniti a quello, così non fai danni. Allora ho scritto un post sul gruppetto Facebook dove c’erano tutte le persone a cui avevo insegnato scrittura e sceneggiatura negli anni, più o meno 350. E poi un altro post sulla mia bacheca. E ho detto “sentite, se vi va io da domani tengo tre lezioni di scrittura a settimana, su Zoom, aperte a tutte e tutti. Chi vuole si collega, è tutto gratis. Se vi volete sdebitare fate una donazione a un’associazione non profit come Emergency o Amnesty, o a un ospedale che deve comprare i respiratori”. E poi ho scritto anche “dai, se siamo 30-40 magari due soldini riusciamo a donarli”. Mi prendono ancora in giro.
Il primo giorno infatti eravamo almeno 80, la seconda settimana 200, poi 300. Le persone mi mandavano gli screenshot delle donazioni e poi facevano passaparola. Allora ho iniziato a coinvolgere amici e amiche del mondo del cinema e della letteratura. Hanno fatto lezione una volta a settimana tantissime persone, dal produttore de “La grande bellezza” Nicola Giuliano al regista di “Hijos” Marco Bechis, da Nadia Terranova ad Antonella Lattanzi, Fabio Bonifacci, Francesco Piccolo, Francesca Melandri. Alla lezione di Michela Murgia, grande amica di Come si scrive una grande storia, c’erano 485 persone e abbiamo donato quasi 3000 euro a un centro antiviolenza.
A quel punto ho osato e ho pensato: perché non provare un ospite internazionale? Ho inviato una mail a una delle scrittrici che amo di più, Tiffany McDaniel, e con mia grande sorpresa lei ha detto sì. Durante la sua lezione abbiamo mandato in tilt il sito di International Animal Rescue, con più di 80 donazioni in pochi minuti. Leonardo Patrignani ha registrato un mini-video e lo ha mandato a Glenn Cooper, autore da milioni e milioni di copie, chiedendogli se avesse voglia di fare anche lui una lezione gratuita in cambio di donazioni. E Glenn ha risposto “non solo la faccio, ma raddoppio qualsiasi cifra doniate quel giorno”. La faccio breve: abbiamo donato più di 8700 euro per le cure di una bambina nata con una grave malformazione, lui li ha raddoppiati, e con i soldi donati da chi guardava la registrazione siamo arrivati a più di 20.000 euro. A quel punto mi è presa la hybris e ho iniziato a contattare quasi chiunque. Hanno fatto lezione per noi Valérie Perrin, Joe Lansdale, il creatore di The Affair e In Treatment Hagai Levi (grazie a un altro grande sceneggiatore nostro amico, Stefano Sardo), il candidato all’Oscar Patrick Marber, la regista premiata a Cannes Maha Haj. E tantissimi altri (trovate alcune di queste lezioni qui).
Da marzo del 2020 a oggi abbiamo generato donazioni per più di 178.000 euro. E questi sono solo i soldi di cui ho notizia, perché le persone mi hanno girato lo screenshot o le associazioni mi hanno mandato un resoconto. Poi molto probabilmente saranno cifre molto più alte.
Accanto alle lezioni gratuite, dopo qualche mese la scuola ha ripreso anche i corsi a pagamento (online e dal vivo), però sempre con una particolarità: chiunque non possa permettersi un corso ma ne ha bisogno, può studiare gratis se restituisce al mondo quelle ore di lezione sotto forma di volontariato. Quindi in quattro anni abbiamo generato qualche migliaio di ore di volontariato, e formato un bel po’ di scrittori e scrittrici, che negli ultimi anni hanno pubblicato anche con grandi case editrici. Quest’anno poi è arrivata la soddisfazione più grande, con una mia ex allieva in dozzina al Premio Strega, Valentina Mira col suo magnifico Dalla stessa parte mi troverai.
Da quel gruppetto di 350 persone oggi siamo diventati più di 9000. Alla scuola lavorano 15 persone e insomma, da una piccola cosina a conduzione familiare ci siamo trasformati in una realtà importante nel panorama della formazione in Italia. Sempre, però, con lo stesso motto in testa: Da ciascuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Intanto Glenn Cooper è diventato un grande amico della scuola, per cui quest’anno leggerà e commenterà le proposte editoriali di dieci allievi e allieve. In cambio non vuole soldi, ma ci chiede di creare due borse di studio per le persone che ne hanno bisogno. Nello stesso corso nel 2025 avremo tra i docenti un altro autore da milioni di copie: Jeffery Deaver. E vabbè, non ve la voglio fare lunghissima, se volete saperne di più racconto tutto nel libro che parla proprio della scuola, e più che un manuale di scrittura è un manuale su come sopravvivere, a lungo e con felicità, nel mestiere di scrivere. Si chiama L’arte di scrivere male (per poi scrivere meglio), lo ha pubblicato edizioni Tlon e tutti i diritti d’autore, fino all’ultimo centesimo, vanno in beneficenza, per supportare il lavoro meraviglioso di Nawal Soufi.
Ho ascoltato molte storie di svolte personali che sono nate durante il lockdown, ma questa devo dire che è davvero notevole. C’è qualcuno che vuoi ringraziare?
Senza dubbio tutte le persone che lavorano alla scuola e ne hanno sposato l’impostazione solidale. E poi tutte le autrici e gli autori che hanno accettato di fare lezione gratis in cambio di donazioni.
E qualcuno che invece proprio no?
Mah, questo progetto non ha avuto nemici, tranne quei casi piuttosto rari di persone che vengono sotto i nostri post a dire “no, è una truffa, non si può insegnare a scrivere!”. C’è stato però un momento molto divertente. Un giorno scrivo un post pubblicizzando un corso sui dialoghi, e specifico che, come sempre, lo può seguire gratis chiunque non possa permetterselo. Un tizio arriva e scrive un lungo commento adirato in cui mi accusa di lucrare sulle spalle di sprovveduti che pensano di poter imparare a scrivere.
Gli spiego che no, come può leggere abbiamo questa impostazione qua, però contemporaneamente, per curiosità, vado a vedere chi è. Dal suo profilo leggo che fa lo psicologo presso un’associazione di Genova. La sua sfiga è che due settimane prima avevamo tenuto una lezione gratuita con donazioni proprio per quell’associazione. Lo taggo e gli posto la lettera di ringraziamento ricevuta dal suo direttore. Ovviamente è scappato cancellando tutto, ma io ho ancora lo screenshot, ogni tanto lo guardo per tirarmi su il morale!
Be’ , fantastico :) Pensa a un oggetto o un luogo o una canzone o una foto, insomma a qualsiasi cosa che simboleggi la tua storia.
La foto scattata al nostro primo seminario live dopo la liberazione dal coronavirus: 220 persone al Teatro Verde, tutte felici di abbracciarsi finalmente dal vivo.
Lasciaci un consiglio per chi si trovasse in una situazione simile a quella che hai vissuto tu o che daresti al Francesco del passato.
Come tutti, penso che i social media siano spesso una fogna, uno sfogatoio per frustrati. Però non devono per forza essere usati in quel modo. Anche io passavo molto tempo a discutere coi nazisti dell’Illinois, emulo di John Belushi. Poi ho scoperto che quello stesso strumento può essere usato per innescare circoli virtuosi, e oggi sul gruppo possiamo scrivere “ehi, servono computer usati per le famiglie poco abbienti, servono scarpe e coperte per i senzatetto” e in poche ore vediamo accadere miracoli. Con una raccolta lanciata su Facebook l’anno scorso abbiamo pagato delle costosissime cure anticancro a un’amica scrittrice e…ha funzionato.
Insomma, il consiglio è: non alimentare circoli viziosi. Investi il tuo tempo per creare circoli virtuosi.
Concordo al 100%, è uno dei motivi per cui ho aperto questo spazio. Consigliaci l’ultima cosa che ti ha veramente colpito: un libro, un viaggio, una serie tv, un film, una canzone, quello che vuoi.
Vi consiglio un libro strepitoso, pubblicato da una casa editrice indipendente, che ho scoperto grazie a una libraia indipendente: Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, di Michele Ruol. Mi ringrazierete, ve lo assicuro.
Francesco, ti ringrazio davvero di aver condiviso questa “grande storia” in Controra e ti saluto segnalando a lettori e lettrici qualcosa di molto bello e adatto al periodo pre-natalizio: è possibile regalare una lezione sospesa a chi non può permettersela acquistando un buono in forma anonima o specificando un destinatario. Qui ci sono tutte le info.
E a te che leggi: ti ringrazio e ti aspetto nella Controra natalizia, che uscirà l’8 dicembre e che sarà, come l’anno scorso, un po’ diversa dal solito. Ti ricordo infine, come sempre, che la prossima stanza potrebbe ospitare la tua storia, se ti va; ma puoi anche suggerirmi di invitare qualcuno che ne abbia una davvero imperdibile! A presto, 🌸
Francesco è uno dei più fighi di tutti.
…dopo averlo ascoltato dal vivo insieme a te, dopo avere letto questa bella intervista, come si può non capire che ad azione positiva segue conseguenza positiva, che a sua volta mette in moto un circolo virtuoso che può davvero cambiare le sorti di molte persone? Bellissima testimonianza, stimolante, arricchente, brava Stefy e bravo Francesco!