Accomodati nella dépendance di Controra. Te l’hanno inoltrata? Puoi iscriverti qui.
In questo spazio troverai racconti di vite che hanno cambiato direzione, di idee e piani che, a un certo punto, hanno preso una forma diversa. Qui si rifugge la retorica del se vuoi puoi, perché la vita è questione di scelte ma anche di 🍑. Vuoi raccontarmi la tua storia? Scrivimi!
“Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice.”
(Umberto Saba)
Oggi mi servirebbe un rullo di tamburi adeguato perché si verificano due eventi forse irripetibili: una stanza in versione “matrimoniale” e un’ospite dal nome che potrebbe trarti in inganno e farti cadere dalla sedia o da dovunque tu mi stia leggendo (no, non è lei, ma chi può dirlo, abbiamo gente improponibile che diventa Ministro, vuoi che io non possa sognare di ospitare una Premio Oscar?).
E’ Giulia Robert, esperta di comunicazione digitale, animatrice di un gruppo Facebook dal nome stupendo e, per me, anche Signora dell’Audio Rebus, un gioco divertentissimo che ho fatto per anni nelle sue storie di Instagram con risultati altalenanti 😅 e a cui ho fatto anche da baby sitter mentre lei era in viaggio di nozze, una cosa di cui vado molto fiera! Giulia è stata protagonista di tanti cambiamenti che ora ci racconterà, ma oggi non è sola perché con lei ci sono Olivia, la sua meravigliosa cana che io personalmente adoro (guarda che faccia
come si fa a non amarla?) e Alessandro, marito nonché pittore nonché protagonista con lei di un recente grande cambiamento… Ciao Giulia, accomodati e raccontaci la tua storia.
Ciao! Io sono Giulia (la cosa del cognome l’abbiamo già detta, ma fammi aggiungere che quando sono nata lei non era famosa, ecco) e vengo da Collegno, città alle porte di Torino (ma forse potreste conoscerla per il “smemorato” e/o il suo manicomio) e della Val Susa.
Ho quasi (ho ancora un annetto bonus) 40 anni e nella vita, come anticipato da te, mi occupo di comunicazione digitale come libera professionista facendo consulenze, strategie e formazione soprattutto in ambito social network, ma senza dimenticare siti internet, blog e newsletter. I miei migliori amici non umani né canini sono un laptop e uno smartphone, ma ho anche degli amici in carne e ossa e una cana (di cui già hai detto).
Qual è stato il tuo momento di svolta?
Il mio momento di svolta, quello che ha innescato una serie di piccoli cambi di direzione che mi hanno portato dove sono ora ha una data ben precisa, il giorno dopo la mia laurea specialistica. Infatti, il giorno dopo aver conseguito la laurea magistrale in Storia dell’Arte con una tesi in Esegesi delle Fonti Storiche medievali (non è per tirarmela, ma serve che capiate in cosa sono laureata per apprezzare appieno il contrasto), ho aperto un blog di cucina (mia grande passione e lavoro che mi ha accompagnato per tutti gli anni dell’università e oltre) 😬. Non so bene perché proprio un blog di cucina, visto che fino ad allora non avevo mai avuto nulla a che fare con siti e compagnia bella, ma forse perché era il 2011 e i blog erano ancora sulla cresta dell’onda.
La cosa che non avevo minimamente messo in conto è che con il blog avrei scoperto un mondo digitale di cui mi sarei innamorata, volendolo poi trasformare nel “mio” mondo. Una volta scoperta la comunicazione digitale, non l’ho più lasciata e, anzi, ho deciso di tornare sui banchi di scuola per prendere un master in marketing e comunicazione, che per la me di allora era il tassello mancante per potermi avviare verso la libera professione, ormai 7 anni fa. Come forse si è capito da questo piccolo preambolo, non sono molto brava a star ferma.
So che da qualche anno c’è stato un altro grande momento di svolta, e stavolta non riguarda solo te.
Ebbene sì, perché mentre avvenivano tutti questi cambiamenti nella mia vita professionale, nella mia vita personale è entrato quello che poi è diventato “ohcielomiomarito”, che è pittore e illustratore, con cui nel tempo è nata la voglia di fare qualcosa insieme, unendo la comunicazione di cui mi occupo io, fatta soprattutto di strategia e di parole, e la sua comunicazione visiva, fatta di forme e colori.
Ciao Alessandro, benvenuto! Dicci qualcosa di te.
Ciao! Felice di unirmi alla conversazione 🙂. La mia vita è da sempre stata fatta di colori e forme: ho iniziato a dipingere da bambino e non mi sono più fermato. Sono sempre stato attratto da una resa essenziale delle figure e soprattutto dall’utilizzo di blocchi di colore, con una palette fatta di colori primari e di accostamenti fra i complementari. Con il tempo, ho cominciato a sperimentare nuovi approcci e a utilizzare nuovi strumenti, come quelli digitali. Quando sono approdato all’illustrazione digitale, condividendo la vita con Giulia che di digitale ci vive, è stato quasi naturale iniziare a far dialogare i nostri due mondi. Dalla nostra collaborazione è nato un piccolo studio creativo, Colorobe, in cui facciamo “robe a colori”: robe, oggetti, cose, in cui elementi fondamentali sono i colori, che danno forma alle forme, originano le figure, animano le nostre creazioni. Realizziamo principalmente piccole tirature di prodotti stampati: in primis illustrazioni stampate su carta (sbizzarrendoci con supporti e tecniche di stampa diversi) ma anche su stoffa, pin e spille di metallo o acriliche, calamite, adesivi e un domani chissà… sky is the limit.
Questa nuova realtà ci ha messo davanti a nuove sfide, come la vendita di prodotti online e offline, l’allestimento di un banco, la costruzione di tavoli e tante altre cose che nessuno dei due aveva mai fatto. Insomma, in casa nostra non ci si annoia! Ripasso la parola a Giulia, che io dei due sono quello che parla e scrive di meno, e per oggi ho dato 😅.
Ok, ok! 😄 Giulia, dimmi se c’è qualcuno che vorresti ringraziare.
Ringrazio (e non solo perché è anche lui qui dentro) il Colo(nnetta) delle mie Robe(rt) (ebbene sì, il nome Colorobe ha più livelli di senso), perché è la dimostrazione di ciò che avevo sempre pensato prima di conoscerlo: esistono coppie in cui i singoli si rafforzano e si migliorano a vicenda, supportandosi, e ora ne ho le prove.
E invece qualcuno che NON vuoi ringraziare?
Tutte quelle persone che hanno sempre storto il naso quando raccontavo il mio percorso scolastico/professionale perché “non aveva senso”: oggi, che mi trovo nel punto in cui sono, so che sono esattamente dove voglio essere, anche se non ci sono arrivata per una via dritta, ma facendo curve e deviazioni (e fermandomi anche per pranzo, durante il viaggio). Non tutte le strade sono dritte, e spesso quelle che dall’esterno sembrano deviazioni senza senso, hanno un senso eccome.
Non affidiamo il giudizio sulla percorribilità di un percorso di vita a Furio Zoccano di “Bianco, rosso e Verdone”, per favore.
Meglio stare dall’altra parte della cornetta.
Grazie per avermi dato l’opportunità di ospitare anche lui (✈). C’è un oggetto o un luogo o una canzone o una foto che simboleggi la tua storia?
Scelgo una canzone, anzi, un classicone! Parla di strade che non si sa esattamente dove porteranno e ha una strofa che mi risuona particolarmente, perché profuma di progetti che hai in testa e che vale la pena di inseguire, ancora meglio se in compagnia: “There's a city in my mind/ Come along and take that ride.”
Consigliaci l’ultima cosa che ti ha veramente colpito: un libro, un viaggio, una serie tv, un film, quello che vuoi.
Dico una serie TV (non poteva essere altrimenti, visto il gruppo Facebook citato all’inizio), ma animata e alla quale sono arrivata colpevolmente in ritardo: BoJack Horseman. Ha una linea narrativa perfetta, uno sviluppo degno delle migliori serie TV “in carne e ossa”, dissacrante in un modo completamente diverso da tutte le altre serie animate che ho visto (dai Simpson ai Griffin passando per Futurama). C’è la vena comica, sarcastica, cinica addirittura, ma qui c'è una nuova profondità, che rende BoJack e i suoi comprimari dei personaggi a tutto tondo, capaci di descrivere appieno l’essere umano, pur essendo mezzi cavalli/mezzi cani/mezzi gatti. Se mangiate pane e cinismo, potrebbe essere pane per i vostri denti.
Infine, ti chiedo un consiglio per chi si trovasse in una situazione simile a quella che hai vissuto tu o che daresti alla te stessa del passato.
Di non guardare con invidia alle strade dritte e scorrevoli delle altre persone, solo perché la tua non è così… magari porterà in un posto più bello! È un po’ come per i sentieri di montagna: magari arranchi per ore fra sali e scendi e dentro e fuori dal bosco, ma poi sai che vista?!
Grazie Giulia e grazie Alessandro (e grazie alla cana Olivia che è sempre presente in sottofondo!), è stato bello avervi nella mia Stanza e ci risentiremo presto, noi sappiamo perché…
E grazie a te di aver letto fino a qui. Ti ricordo, come sempre, che la prossima stanza potrebbe ospitare la tua storia, se ti va; ma puoi anche suggerirmi di invitare qualcuno che ne abbia una davvero imperdibile!
Controra si prende una pausa agostana, come sai se hai letto l’ultima newsletter. Ci rileggiamo a mente e corpo più freschi, a presto!
Questa frase devo segnarmela in un posto dove posso vederla ogni giorno: "Non tutte le strade sono dritte, e spesso quelle che dall’esterno sembrano deviazioni senza senso, hanno un senso eccome." Grazie Stefania e grazie Giulia, mi serviva davvero leggere questo per non sentirmi sempre sbagliata!
Bella bella bella questa puntata "matrimoniale", e grazie per avermi fatto scoprire Colorobe!